Camminare e innovare hanno molti aspetti in comune: per entrambi ci vogliono tempo, energia, pazienza e spirito di adattamento. Ma cosa succede davvero quando il cammino e l’innovazione incrociano le loro strade?
Il cammino come motore d’impresa
L’Italia dei cammini è stato il settore che più di tutti è riuscito a reggere l’urto della pandemia. Il boom di escursionisti e pellegrini che abbiamo visto nell’estate 2020, in parte legato all’emergenza sanitaria, ha confermato una tendenza già in atto da tempo: gli italiani sono un popolo di camminatori.
Questo trend non solo sta favorendo la riscoperta degli Appennini e delle aree interne, ma ha un enorme impatto economico sui territori. I pellegrini non sono normali turisti e hanno infatti un effetto maggiore sulle economie locali.
I dati raccolti da Terre di Mezzo dimostrano infatti che ogni viandante ha lo stesso impatto economico di 2,3 visitatori nazionali (con differenze nella permanenza media, nella spesa media e nell’effetto moltiplicatore). Ogni euro speso da un pellegrino genera inoltre fino all’11% della produzione aggiuntiva e fino al 18% di ulteriore occupazione.
Questa tipologia di viaggiatore inoltre è quella che permette la tenuta economica delle strutture in località remote. L’indotto economico generato dai cammini però non si ferma solo ai bed&breakfast e agli alberghi, ma ha un impatto considerevole sulla ristorazione e sul lavoro di guide escursionistiche, professionisti nel campo dell’arte e delle tradizioni. E non solo: l’onda lunga di questo fenomeno coinvolge anche chiunque si occupi di progettazione, comunicazione, ufficio stampa e public relations in realtà del settore.
La progettazione di un cammino, grazie alle sue diverse fasi crea processi innovativi che non si possono sottovalutare e che creano risultati spesso inaspettati, incentivando le opportunità occupazionali all’interno del territorio.
La forza della comunità abitante
L’impatto economico dei cammini riesce a essere così vincente soprattutto perché è integrato ad aspetti di sviluppo sociale e di comunità.
I locali infatti, sono più aperti ad accogliere i pellegrini perché riescono a percepire gli aspetti positivi che questi portano sposando la filosofia di un turismo lento e non invasivo. I cammini rafforzano poi le comunità che attraversano proprio perché sono i cittadini stessi a sentirsi responsabili di trasmettere la conoscenza del territorio a coloro che lo visitano.
Grazie a questa tipologia di progetto infatti, si sensibilizzano giovani e meno giovani alla sostenibilità, alla natura, al lavoro in team. Un’educazione innovativa che tramite attività di learning by doing rafforza la consapevolezza degli spazi, nelle nuove generazioni.
Case study: Wacation: (Net)working e turismo
Esistono poi realtà che riescono ad unire cammino, innovazione, comunità e lavoro da remoto, un obiettivo certo non facile: una di queste è sicuramente Wacation.it.
Wacation.it è la piattaforma italiana dedicata a chi vuole scoprire il vero smartworking, lavorando da location uniche, incontrando persone accomunate dal desiderio di conoscersi e scambiare idee.
Viaggiare senza dover aspettare le sospirate ferie, staccare dall’ultima call e perdersi nella natura, mandare l’ultima mail e partire per la prossima destinazione: questo è il concept alla base di Wacation.
Non si tratta di una semplice agenzia viaggi, bensì di un’impresa che offre ai propri clienti la possibilità di scoprire un territorio camminando, lavorando in contatto con la comunità del luogo.
In quest’ultimo anno e mezzo, abbiamo sperimentato nuovi modi per lavorare da remoto e abbiamo avuto l’opportunità di riavvicinarci alla natura, apprezzando le bellezze che la vita frenetica delle città a volte ci fa dimenticare.
Anche le aziende hanno potuto comprendere i benefici economici del lavoro da remoto e 6 imprese su 10 hanno dichiarato che continueranno a utilizzare lo smartworking anche dopo la fine della pandemia.
Per questo motivo nasce Wacation Italia, una startup che ha come mission “affermare un nuovo paradigma di lavoro, connettendo i migliori talenti italiani e massimizzandone la work-life balance”.
È arrivato il momento di camminare, innovando!