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Nvidia lancia un supercomputer per sviluppare modelli di intelligenza artificiale. Diventeremo tutti programmatori?

Nvidia, l’azienda tecnologica statunitense che sviluppa processori grafici per il
mercato videoludico e professionale, oltre a moduli System-on-a-chip per il Mobile
computing e il mercato automobilistico, ha presentato un supercomputer di
intelligenza artificiale (AI) chiamato DGX GH200.

Questo supercomputer assisterà le aziende tech nella costruzione di modelli di
intelligenza artificiale generativa simili a ChatGPT di OpenAI, come annunciato
durante la sua presentazione dal CEO di Nvidia Jensen Huang.

Tra i primi clienti del supercomputer DGX GH200, ci sono Meta, Microsoft e
Alphabet (per Google Cloud).

Il colosso americano dei chip, lo ha presentato pochi giorni fa al Computex, la fiera
di tecnologia di Tapei a Taiwan, dopo aver annunciato le stime di una rapida
crescita delle vendite, che hanno portato all’aumento del prezzo delle azioni,
rendendolo così il primo titolo al mondo di semiconduttori del valore di un trilione di
dollari.

Il Ceo di Nvidia Jensen Huang, durante la presentazione ha voluto dare in un certo
senso il benvenuto ad una nuova era dell’informatica in cui “tutti saranno
programmatori
anche grazie alla nuova piattaforma di Nvidia.

Tutto questo permetterà infatti, alla persone di creare programmi da zero
“semplicemente dicendo qualcosa al computer”. Sono poi strumenti come
ChatGPT, a generare codice, riducendo il lavoro umano a creare dei software. Si
può pertanto affermare che questa è proprio una vera rivoluzione della
programmazione
.

Secondo Jensen Huang l’intelligenza artificiale ha fatto dei progressi tali da
rendere problematico per l’industria tecnologica tradizionale reggere il confronto.

Il successo di ChatGPT ha scatenato l’entusiasmo degli investitori per l’intelligenza
artificiale generativa, facendo pertanto aumentare velocemente la domanda di
microchip del data center di Nvidia. Il più richiesto è l’H100, un’unità di
elaborazione grafica avanzata in grado di ridurre il tempo necessario per
addestrare i modelli di linguaggio di grandi dimensioni quale appunto il prodotto di
OpenAI.

Cosa potrà realizzare il supecomputer?

Sono tante le cose che il supercomputer potrà sviluppare in vari ambiti. Da
applicazioni con chatbot avanzati a strumenti per monitorare la sicurezza su
internet, fino a videogame realistici con personaggi in grado di cambiare discorso e
modalità di atteggiamento con i giocatori in base al contesto.

Helios, è il primo supercomputer operativo, costruito su una piattaforma composta
da quattro sistemi Dgx Gh200, ognuno dei quali può svolgere carichi di lavoro di
intelligenza artificiale generativa di grandi dimensioni. Un solo sistema integra ben
256 superchip, denominati Grace Hooper, per creare un’unica macchina, in grado
di svolgere qualsiasi lavoro di IA, dalla comprensione del testo alla produzione di
immagini e grafiche, anche per la realizzazione di mondi 3D, per l’internet del
futuro, il metaverso.

I superchip Grace sono il tassello fondamentale del fratello di Helios, Taiwania 4,
costruito da Asus su commissione del Taiwan National Center for HighPerformance Computing. Il suo obiettivo sarà quello di affrontare i problemi legati al
cambiamento climatico mediante la simulazione degli scenari.

Si può proprio dire: un supercomputer dalle mille applicazioni!

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