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Scienza e Innovazione: Scienziati ottengono topi da due padri

topi da due padri

Erano gli anni ’80 quando Robert Lee Zemeckis aveva previsto la tecnologia che ci avrebbe
accompagnati al giorno d’oggi.

Gli occhi strabuzzanti, Marty Mcfly scopriva scarpe autoalaccianti, Ologrammi, Hover board e auto alimentate con combustibili alternativi.

Chissà cosa direbbe Marty se tornasse per un viaggio con destinazione “anno 2023” quando gli scienziati ottengono cuccioli di topo da due padri.

Nel corso dell’articolo cercheremo di fare luce su questa sensazionale scoperta.

La scoperta dell’università di Osaka

Un gruppo di scienziati dell’università di Osaka, guidato dal biologo genetista Katsuhiko Hayashi, ha dichiarato di aver scoperto che si possono ottenere cuccioli di topo da due padri, durante il terzo summit sull’editing del genoma umano tenutosi a Londra questo marzo.

Lo studio ha visto trasformare delle cellule cutanee di un topo maschio, portatrici del cromosoma XY, in un ovulo con cromosoma XX.

Hayashi e il suo gruppo hanno prima fatto regredire le cellule cutanee in cellule staminali pluripotenti indotte, un tipo di cellule in grado di trasformarsi in qualsiasi cellula del corpo.
Successivamente hanno posto queste cellule in un terreno di coltura che ha indotto la perdita del cromosoma Y, per poi coltivarle con dei fattori in grado di stimolare la duplicazione del cromosoma X ottenendo quindi delle cellule femminili.

L’ultima fase è consistita nello spingere queste cellule a differenziarsi in cellule staminali germinali e poi svilupparsi in ovociti da fecondare e impiantare in topi femmina.
Gli scienziati sono però riusciti ad ottenere 600 embrioni, da cui sono nati solo 7 topi vivi. Un grande passo in avanti rispetto al risultato del 2018 ma c’è ancora molta strada da fare.

Esperimenti precedenti: il mondo prima dei topi con due padri

Nel 2018, infatti, un gruppo di scienziati dell’Accademia della scienza cinese tentò di ottenere cuccioli sia da due madri che da due padri.

Della cucciolata sopravvissero solo i cuccioli con due madri mentre i cuccioli con due padri
sopravvissero solo due giorni
.
Per ricavare cuccioli dalla coppia femminile, gli scienziati usarono cellule staminali embrionali aploidi (ESC) ovvero cellule che contengono metà del numero normale di cromosomi e il DNA di un solo genitore.

Successivamente riuscirono ad iniettare queste cellule negli ovuli di un altro topo femmina. Al termine dell’esperimento da 210 embrioni ne nacquero 29 topi sani che vissero fino all’età adulta. A questo punto risulta naturale chiedersi perché l’uomo abbia mai deciso di cambiare il corso naturale degli eventi.

Esiste un nesso con l’essere umano?

Topi con padri maschi: le prospettive per il futuro

I ricercatori sostengono che questa scoperta potrebbe risolvere problemi di infertilità sia nell’uomo che negli animali.

Donne con la sindrome di Turner, in cui una copia del cromosoma X è mancante o parzialmente mancante, potrebbero finalmente avere un bambino.

Si apre uno spiraglio anche per le coppie di sesso maschile che potrebbero avere un figlio con i geni di entrambi i genitori. Bisogna però specificare che secondo Hayashi per il momento risulta più difficile l’applicazione per le coppie di sesso femminile perché implicherebbe la creazione di un cromosoma y che le cellule femminili non possiedono per natura a differenza delle cellule maschili che possiedono già il cromosoma X per cui si tratta solo di duplicarlo.

La strada per raggiungere l’applicazione umana sembra però lontana. Nello studio sui topi,
pochissimi embrioni generati con cellule di topo hanno dato origine a una prole, inoltre l’ultima fase dello studio ha implicato la trasformazione di cellule germinali in ovuli, fase mai ottenuta con le cellule umane.

Secondo i ricercatori si tratta di un ostacolo aggirabile tra dieci anni, resta il fatto che per il momento la vita di potenziali uomini verrebbe compromessa dato che il tempo di sviluppo delle cellule umane è maggiore rispetto a quello dei roditori. Maggiore è il tempo di coltura più i rischi di incorrere in errori cresce. Per non parlare di questioni a livello etico e di tutela del patrimonio genetico di ognuno di noi.

“Immaginiamo che un individuo utilizzi le cellule della pelle lasciate da Brad Pitt su una vasca da bagno per ricavarne sperma o ovuli al fine di riprodursi” sostiene il professor Glenn Cohen direttore del PetrieFlom Center for Health Law Policy, Biotechnology & Bioethics della facoltà di legge di Harvard.

Conclusioni

Cerchiamo ora di ripercorrere tutte le informazioni e di riassumere in 3 punti il processo che ha portato Hayashi e il suo gruppo ad ottenere cuccioli di topo da due esemplari di sesso maschile:
• Hayashi e il suo gruppo hanno prima trasformato le cellule cutanee in cellule staminali
pluripotenti
indotte;
• Poi hanno cancellato il loro cromosoma Y e duplicato il cromosoma X per ottenere delle cellule femminili con cromosoma XX;
• Successivamente hanno fecondato l’ovulo con dello sperma e impiantato in un topo
femmina che ha dato regolarmente alla luce dei cuccioli sani
in grado di riprodursi senza
problemi da adulti.

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