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Smart Retail: efficienza ed esperienze di acquisto più fluide grazie all’AI

Recentemente, Google Cloud ha sviluppato 4 innovativi strumenti capaci di ottimizzare le attività di monitoraggio degli scaffali in negozio e al tempo stesso di migliorare i siti di e-commerce grazie ad esperienze di acquisto online più semplici ed personalizzate per i clienti.

Carrie Tharp, VP of Retail and Consumer di Google Cloud, afferma come in un periodo poco
prevedibile come questo che stiamo vivendo, sia fondamentale per il settore del retail saper
cogliere tempestivamente le innumerevoli opportunità che offrono i più recenti strumenti
tecnologici, come l’intelligenza artificiale e il machine learning.

È innegabile infatti, come i cambiamenti degli ultimi anni abbiano rivoluzionato il settore del retail e gli strumenti di cui necessitano i rivenditori per essere più efficienti e di appeal per i loro clienti.

La nuova soluzione di controllo degli scaffali basata sull’intelligenza artificiale di Google
Cloud
, permette ai rivenditori di ottimizzare la disponibilità dei prodotti sugli scaffali, offrire una migliore visibilità su come appaiono effettivamente gli scaffali ed avere immediate informazioni sul fabbisogno di rifornimento.

Sviluppata su Vertex AI Vision di Google Cloud ed abilitata da due modelli di machine learning uno per il riconoscimento del prodotto e l’altro per l’individuazione dei cartellini, l’intelligenza artificiale per il controllo degli scaffali, permette ai rivenditori di risolvere una grossa criticità: come identificare prodotti di tutte le categorie, su larga scala, basandosi sulle caratteristiche visive e testuali di un prodotto, traducendo poi questi dati in insight utili per le proprie strategie di vendita.

Quali sono i benefici per i retailer dell’intelligenza artificiale nel monitoraggio degli scaffali?

Sicuramente tra i benefici che i rivenditori possono trarre da questa tecnologia, è il risparmio di tempo, sforzi ed investimenti nella raccolta dei dati e nella formazione dei propri modelli di
intelligenza artificiale. Grazie al database di Google, che include miliardi di entità uniche, l’AI per il monitoraggio degli scaffali di Google Cloud può riconoscere i prodotti da una vastità di immagini scattate da differenti angolazioni e punti di visualizzazione. In questo modo, i rivenditori potranno beneficiare di un alto grado di flessibilità nella tipologia di immagini che possono fornire all’AI per il controllo dello scaffale.

Si possono utilizzare le immagini di una telecamera montata sul soffitto, dello smartphone di un collaboratore o di un robot che all’interno del negozio gira per il controllo degli scaffali.

L’AI che trasforma l’esperienza d’acquisto sui siti di e-commerce

Prima che l’intelligenza artificiale facesse il suo ingresso in vari ambiti della nostra vita, i siti di ecommerce ordinavano i risultati dei prodotti in base ai bestseller di categorie o a regole adottate dalle persone, come ad esempio scegliere manualmente quale abbigliamento evidenziare in base ai criteri della stagionalità.

Ora per supportare i rivenditori a migliorare l’esperienza di navigazione on line e di scoperta dei prodotti in modo più veloce, intuitivo e gratificante per i clienti, Google Cloud ha lanciato una nuova funzione di navigazione abilitata dall’intelligenza artificiale nelle sue soluzioni
Discovery AI per i retailer.

La funzionalità si base sul machine learning per selezionare l’ordine ottimale dei prodotti sulla vetrina digitale di un rivenditore una volta che i clienti scelgono una specifica categoria. Col tempo, l’IA apprende l’ordine dei prodotti ideale per ogni pagina di un sito di e-commerce utilizzando i dati storici.

La tecnologia di Machine learning per un’esperienza d’acquisto più fluida e personalizzata

Una recente ricerca di mercato di Google Cloud ha dichiarato che il 75% degli acquirenti preferisce avere con un brand delle interazioni personalizzate e l’86% vorrebbe che un brand conosca bene i suoi interessi e preferenze.

Per aiutare i retailer ad offrire esperienze d’acquisto online più fluide ed intuitive, arriva la nuova funzionalità di personalizzazione sviluppata sull’intelligenza artificiale che personalizza i risultati di ricerca che il cliente ottiene quando cerca e naviga sul sito web.

Questo potenzia la navigazione di Google Cloud e della soluzione Retail Search.
L’ AI alla base di questa personalizzazione è un riconoscimento di pattern di prodotto che utilizza il comportamento di un cliente sul sito e-commerce, come i clic, il carrello, gli acquisti ed altre informazioni utili per identificare i gusti e le preferenze del cliente. L’AI sposta i prodotti che corrispondono a tali preferenze nella classifica di ricerca e navigazione per dare un risultato personalizzato.

Interior of warehouse in logistic center have AGV/Robot arm,3d rendering

La spesa digitalizzata: con AI e IOT il negozio diventa totalmente self-service. Il caso Aldi

I benefici della digitalizzazione della spesa sono ormai evidenti. A parte l’e-commerce e il retail, si sta affermando l’esperienza del negozio autonomo, ossia uno spazio dove il cliente entra, fa la spesa ed esce, riducendo notevolmente il tempo che richiede l’esperienza tradizionale di un supermarket.

L’Intelligenza Artificiale e IoT (Internet of things) si stanno affermando soprattutto nel
processo di acquisto di generi alimentari con nuove aperture in varie parti del mondo.

Di recente la catena di supermercati Aldi ha stretto una partnership con la startup israeliana Trigo, specializzata in tecnologie di computer vision. Ha sviluppato un negozio alimentari senza cassiere abilitato dall’intelligenza artificiale.

I clienti entrano, selezionano i propri articoli ed escono senza dover fare la fila alla cassa o scannerizzare gli articoli.

Trigo applica i suoi algoritmi ai sensori degli scaffali e alle telecamere montate sul soffitto che identificano i movimenti anonimi dei clienti e le scelte dei prodotti. Il pagamento avviene in digitale, tramite app e smartphone.

Prima di Aldi, c’è stato Amazon con Amazon Go e il sistema “Just Walk Out Shopping”. Ad
Amburgo è stato aperto recentemente Hoody, il primo negozio di alimentari biologici senza
contanti con il supporto della tecnologia della startup Autonomo. Ciò che accomuna questi colossi è il forte orientamento all’innovazione utilizzando tanta tecnologia nei propri processi e la volontà di un’esperienza d’acquisto veloce e gratificante.

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