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Dovremmo educare i manager a resistere alla tentazione del greenwashing?

Un nuovo sondaggio condotto su 1.491 dirigenti aziendali della C-Suite, in settori diversi in tutto il mondo, conferma che la sostenibilità in azienda è una priorità.

Il 58% dei manager ha però anche ammesso che le proprie aziende sono colpevoli di greenwashing. E due terzi dei dirigenti a livello globale si sono chiesti se gli sforzi di sostenibilità della loro azienda fossero autentici.

Il sondaggio anonimo, condotto dall’Harris Poll per Google Cloud con dirigenti principalmente di aziende con più di 500 dipendenti, ha dato messaggi contrastanti: l’80% dei dirigenti ha assegnato alle proprie aziende una valutazione “sopra la media” per la sostenibilità ambientale. La maggior parte dei leader sia nelle grandi aziende che nelle start-up ha affermato che la sostenibilità è una priorità per loro; Il 93% ha affermato che sarebbe disposto a vincolare il proprio compenso agli obiettivi ESG (ambientali, sociali e di governance), o lo fa già. Ma il 65% ha affermato che anche se vorrebbe fare progressi negli sforzi a favore della sostenibilità, non sa da dove iniziare.

Il NewClimate Institute, un’organizzazione no profit, ha recentemente valutato 25 grandi aziende con l’obiettivo di raggiungere emissioni nette zero e ha scoperto che stavano esagerando i propri progressi verso le emissioni zero.

La Commissione europea sta ora valutando nuove normative che vieterebbero vaghe affermazioni ambientali che non possono essere provate, insieme ad altre affermazioni fuorvianti. Ovviamente non è solo un problema di ingannare i consumatori: se le aziende non riescono a portare a termine i loro sforzi di sostenibilità, il problema è globale.

Abbiamo meno di un decennio per ridurre circa la metà delle emissioni mondiali se vogliamo un futuro vivibile“, afferma Anusha Narayanan, direttore della campagna sul clima presso Greenpeace USA. “La buona notizia è che l’ultimo rapporto sul clima delle Nazioni Unite mostra che abbiamo le soluzioni necessarie per farlo. Tuttavia, il greenwashing e la disinformazione sul clima sottraggono risorse alle soluzioni climatiche reali e minano gli sforzi di scienziati ed esperti. Eventuali ulteriori ritardi saranno catastrofici”.

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