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Kymia, la Startup che trasforma il pistacchio in un prodotto beauty

Dall’innovazione e dall’amore per la Sicilia è nata Kymia, la startup tutta al femminile che valorizza gli scarti dell’agricoltura, in particolare del pistacchio di Bronte, creando prodotti cosmetici ecosostenibili.

Kymia ha ideato e registrato il marchio Pistactive-f ®,  un nuovo attivo cosmetico estratto dal mallo del pistacchio di Bronte che ha conquistato il primo premio allo startup 3 innovation weekend 2020. Innovable ha intervistato le fondatrici.

Da chi è composto il team di Kymia?

Mi chiamo Arianna campione, founder di Kymia.

Sono un odontoiatra e lavoro nel mio studio medico a Bronte. Rimpatriata dopo circa 10 anni in giro tra varie città italiane e Londra, ho conseguito un master alla UCL e due presso l’Unicam. 

Questo variegato percorso lavorativo e di formazione ha cambiato il mio modo di vedere la professione, soprattutto i 4 anni a Londra , dove oltre alla lingua,  ho imparato molto, in anni di grandi soddisfazioni personali e professionali. 

Rientrata in Sicilia, percorrendo la strada controcorrente, mi sono lanciata nell’imprenditoria, iniziando a pensare ed a sviluppare Kymia.

Anna, cofounder di Kymia, ha 23 anni, formazione economica ed esperienza in diverse startup, ha vinto molte startup competition per poi avventurarsi in questo progetto. Si occupa dello sviluppo del business e del marketing, ed essendo stata coinvolta nell’idea sin dall’inizio, ha scelto la creazione e lo sviluppo del brand Kymia come argomento della sua tesi di laurea. Con notevoli capacità di public speaking e molto coraggio ha deciso di presentare l’idea allo start Up3 innovation weekend 2020 conquistando il primo posto. 

Emanuela, da poco entrata nel team, è il nostro “occhio green”, attenta alla sostenibilità e tutto ciò che concerne l’economia circolare. Studentessa di economia aziendale, ha partecipato più volte ad Ecomondo come autrice di articoli pubblicati anche sulla rivista scientifica Procedia. 

Kymia team

Com’è nata l’idea Kymia? 

Una volta tornata in Sicilia con il mio bagaglio di esperienze, le conoscenze teoriche ed il network di Anna, mi premeva dare nuovi spunti ai giovani per non dover necessariamente espatriare.

Negli anni vissuti fuori ho avuto infatti modo di paragonare la qualità delle materie prime agricole estere con quelle del mio territorio, riconoscendo la netta superiorità di quest’ultime tanto che il  “pacco da giù” era un must a cui non potevo rinunciare. Frequentando il master di cosmetologia e facendo diverse ricerche teoriche e prove pratiche, mi sono resa conto della carenza di prodotti cosmetici a base di pistacchio di Bronte e di come l’integrazione tra innovazione e sostenibilità sia il futuro e la direzione giusta verso cui dirigerci. 

Kymia nasce proprio dalla voglia di recuperare e valorizzare materie prime locali estraendo principi attivi interessanti dai sottoprodotti dell’industria agricola in un’ottica di ecosostenibilità del ciclo produttivo.

Armate di spirito di iniziativa e grazie alla collaborazione degli agricoltori di mia conoscenza, ci siamo recate direttamente sul campo nel periodo della raccolta, sgusciando e selezionando la materia prima “pistacchio per pistacchio” per poi trasformarla in quello che oggi chiamiamo Pistactive-f ®. 

kymia

Cos’è il Pistactive-f ®?

Il Pistactive-f ® è un fermentato di mallo del pistacchio di Bronte ad alto potere antiossidante. 

Deriva dal mallo dei pistacchi, ossia la parte più esterna del frutto verso cui ha funzione protettiva. Contiene polifenoli e flavonoidi con altissimo potere antiossidante, in grado di proteggere dallo stress ossidativo e quindi dall’invecchiamento della pelle.

Cosa significa “Kymia”?

Il nome della nostra startup, deciso in seguito ad una “tavola rotonda”  familiare, prende il nome dalla parola “alchimia”, ossia quel complesso di conoscenze filosofiche ed esoteriche che si proponeva la trasformazione dei metalli vili in oro o in rimedi per il prolungamento della vita. Per noi ha un significato profondo perché il nostro scopo è proprio quello di trasformare qualcosa di poco valore come uno scarto in qualcosa di prezioso. 

Perché avete scelto il pistacchio di Bronte? 

Bronte è l’unico posto al mondo in cui il pistacchio cresce sul terreno lavico. Questa particolarità lo rende unico nelle sue peculiarità e caratteristiche organolettiche. Si raccoglie ogni due anni, è un frutto di alto pregio, presidio slow food ed è stato riconosciuto come prodotto dop. Tutte queste caratteristiche lo rendono largamente utilizzato nell’industria alimentare tanto che “pistacchio di Bronte” è un brand riconosciuto in ogni parte del mondo. Questo suo valore lo rende meno fruibile per l’industria cosmetica, tanto che al momento non viene per niente utilizzato in quest’ambito. Da qui la nostra idea di recuperare il sottoprodotto di scarto, trasformarlo e renderlo fruibile per l’industria cosmetica. 

pistacchio

Cosa contraddistingue la vostra startup?

Kymia, oltre ad essere di forte impronta femminile, nasce seguendo la filosofia della nuova imprenditoria. Siamo infatti uno staff in cui competenze e formazione sono variegate e ogni componente del team apporta le proprie conoscenze per un unico scopo. 

La caratteristica che più ci contraddistingue è sicuramente l’idea di generare valore da uno scarto ed il rispetto del territorio

Poniamo infatti particolare attenzione ai valori della sostenibilità e dell’ambiente in un ciclo produttivo eco-friendly dalla formulazione al packaging e allo smaltimento di quest’ultimo, seguendo i principi dell’economia circolare. 

Il nostro progetto prevede la creazione di una linea cosmetica antietà di alta qualità, che parli del territorio, totalmente green e fedele ai principi dell’economia circolare. 

Quali sono gli obiettivi raggiunti fino ad oggi e quali quelli futuri?

Ad oggi siamo riuscite a proteggere l’idea del Pistactive-f ® tutelandola dal punto di vista legale, per poi passare alla validazione dell’idea su un campione di 300 persone grazie al supporto di mentor professionisti, conseguendo il primo premio allo start Up 3 innovation weekend 2020. 

Stiamo creando i primi prodotti della linea cosmetica e progettando il lancio di questi. Siamo alla ricerca di partnership interessanti per lo sviluppo dell’idea ed in futuro ci proponiamo di creare altre linee cosmetiche partendo da materiali di scarto agricolo non ancora valorizzati provenienti dal territorio siciliano e non. 

Che consiglio dareste a chi vuole fare startup?

Se si ha un’idea innovativa è sufficiente crederci, parlare, chiedere consigli, è se questa è valida crescerà e contagerà altre persone. Bisogna inoltre viaggiare, aprire la mente e uscire dalla famosa comfort zone e dai bordi di una vita delineata. 

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